Il Grand Hotel et de Milan riapre i battenti!
Finalmente i teli che per tanti mesi hanno avvolto i mobili del Grand Hotel et de Milan verranno tolti .
Si potrà dormire nell’appartamento di Giuseppe Verdi dove ha vissuto, composto e amato per trent’anni.
O dove è stato registrato il primo disco a matrice piatta della storia della musica, oppure salire in camera con un ascensore idraulico Stiegler di fine Ottocento e gettare un occhio impiccione nella corrispondenza amorosa tra la femme fatale Tamara de Lempicka e Gabriele D’Annunzio .
Soggiornare all’Hotel et de Milan tornerà ad essere un sogno possibile e realizzabile almeno per alcuni.
Sarà possibile soggiornare e respirare l’atmosfera sia della storia che dei personaggi passati di qui, perchè le settantadue camere, le ventitre suite e junior suite hanno mantenuto il mobilio ed i dettagli dell’epoca anche dopo il recente restauro che ha ridato vita a tessuti, tappeti, decori e colori.
Ognuna delle suite è dedicata agli illustri ospiti, come ad esempio Caruso o Maria Callas e al loro interno conservano la traccia del loro passaggio con autografi, foto, memoriali e oggetti a loro appartenuti .
Lo storico edificio si trova all’angolo di Via Manzoni e Via Croce Rossa ha aperto nel 1863 è in stile neo-gotico ed è stato progettato dall’Architetto Andrea Pizzala, già famoso per aver firmato a Milano la Galleria De Cristoforis.
A fine ottocento l’albergo era il solo a Milano a fornire servizi postali, telegrafici e telefonici ed è stato e lo è tuttora l’unico grand hotel milanese gestito da privati, attualmente lo è da cinquant’anni dalla Famiglia Bertazzoni.
Durante la chiusura, causa Covid, sono state restaurate entrambe le facciate, ripristinati i terrazzini, rifatta l’illuminazione e l’hotel è stato riportato all’antico splendore.
I clienti abituali troveranno le aree comuni rinnovate, ma che confermano l’allure dell’antico lusso e con 1.300 euro a notte si potrà alloggiare in una delle suite Callas, Caruso, D’annunzio, mentre per l’appartamento Giuseppe Verdi si parte da 3.000 euro.
L’hotel è molto apprezzato da clienti internazionali, alcuni tra loro americani e tutti hanno fatto donazioni per solidarietà, durante l’emergenza Covid.
A fine mese apre anche il ristorante Caruso, più grande con il giardino d’inverno arricchito da nuove essenze arboree e dehors sul lato di Via Croce Rossa, la cucina sarà gestita dallo chef Moia e sarà mediterranea senza trascurare i classici milanesi.
La veranda immersa nel verde è illuminata da preziosi lampadari di Murano anni Venti e ricorda sotto molti aspetti i bistrot parigini.
A questi si aggiunge il Gerry’s Bar, dopo-teatro aperto fino a tarda notte.
Il ristorante Don Carlos, prettamente invernale, per ora resta chiuso, pronto anche lui a riaprire per offrire un servizio personalizzato e di lusso.
Dove sarà possibile utilizzare la cantina per un aperitivo tra i resti delle antiche mura romane del 250 d.C. e dove a fare da cornice alla vostra cena ci saranno quadri, bozzetti e scenografie giunte direttamente dal Teatro alla Scala.
Grand Hotel et del Milan
Via Manzoni 29 – Milano
Tel.02-723141